In che modo la Sicilia è diversa dal resto d'Italia?

Parlano un dialetto diverso, hanno una ricca cucina tipica e locale, deliziosa, hanno un sangue tra i più misti al mondo. Se pensate a un siciliano che sia corto, dalla pelle olivastra, dagli occhi scuri con i capelli ricci neri, rimarrete colpiti nel vedere quanti siciliani sono alti, pallidi, dagli occhi azzurri e biondi.

In che modo la Sicilia è diversa dal resto d'Italia?

Parlano un dialetto diverso, hanno una ricca cucina tipica e locale, deliziosa, hanno un sangue tra i più misti al mondo. Se pensate a un siciliano che sia corto, dalla pelle olivastra, dagli occhi scuri con i capelli ricci neri, rimarrete colpiti nel vedere quanti siciliani sono alti, pallidi, dagli occhi azzurri e biondi. Siciliano d'altra parte è quello che si dovrebbe chiamare il popolo siciliano. Sì, la Sicilia è in Italia ma è una regione autonoma.

È l'isola più grande del Mar Mediterraneo. Come tutte le altre regioni italiane, ha una sua cultura. Hanno le loro convinzioni e i loro stili di vita. Sebbene l'isola sia diversificata, si può dire che abbia un'economia stabile.

Ottengono la maggior parte del loro reddito attraverso l'agricoltura. Si può tuttavia ammirare la più ricca collezione di marionette al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino e al Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo. La Sicilia è un esempio spesso citato di deforestazione provocata dall'uomo, avvenuta sin dall'epoca romana, quando l'isola fu trasformata in una regione agricola. Dopo la fine della provincia romana di Sicilia con la caduta dell'Impero Romano nel V secolo d.C., la Sicilia fu governata durante l'Alto Medioevo dai Vandali, dagli Ostrogoti, dall'Impero bizantino e dall'Emirato di Sicilia.

Il simbolo del triskele è apparso sulla bandiera siciliana nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, quando Andrea Finocchiaro Aprile guidò un movimento indipendentista, in collaborazione con gli alleati. Sebbene la lingua siciliana non sia comunemente usata oggi tranne che nei villaggi più remoti della Sicilia, è ancora mescolata con l'italiano formale nelle città più grandi. I siciliani ti daranno un concetto che ritengono sensato mentre ti informano che non lo sanno con certezza. Il siciliano fu una delle prime influenze nello sviluppo del primo standard italiano, sebbene il suo utilizzo rimase limitato a un'élite intellettuale.

Sebbene la cucina siciliana sia comunemente associata ai frutti di mare, in Sicilia si trovano anche piatti a base di carne, tra cui oca, agnello, capra, coniglio e tacchino. La bandiera è diventata la bandiera pubblica ufficiale della Regione Siciliana nel gennaio 2000, dopo l'approvazione di un'apposita legge regionale che ne prevede l'uso su edifici pubblici, scuole e municipi insieme alla bandiera nazionale italiana e a quella europea. Come dhimmis, cioè come membri di una classe protetta di monoteisti approvati, ai cristiani ortodossi orientali era concessa la libertà di religione, ma dovevano pagare una tassa, la jizya (al posto della tassa obbligatoria sulle elemosine, la zakat, pagata dai musulmani), e non potevano partecipare attivamente agli affari pubblici. A Catania esiste un servizio ferroviario sotterraneo (metropolitana di Catania); a Palermo l'operatore ferroviario nazionale Trenitalia gestisce un servizio ferroviario pendolare (servizio ferroviario metropolitano di Palermo), il capoluogo siciliano è inoltre servito da 4 linee tramviarie AMAT (Operatore Comunale di Trasporto Pubblico); Messina è servita da un linea tranviaria.

I suddetti fattori, insieme a una riforma agraria fallita, hanno portato a un'ondata mai vista prima di siciliani emigrati, prima negli Stati Uniti tra il 1880 e il 1920, successivamente nell'Italia settentrionale e dagli anni '60 in poi anche in Belgio, Francia, Germania, Svizzera, nonché in Australia e America del Sud. Se qualcosa che dici oggi contraddice quello che hai detto 30 anni fa, un siciliano ti chiamerà all'istante. Il Parco Regionale dei Monti Nebrodi, istituito il 4 agosto 1993 e che copre 86.000 ettari (210.000 acri), è la più grande area naturale protetta della Sicilia; e contiene la più grande foresta della Sicilia, la Caronia. Questo periodo fu caratterizzato anche dal primo contatto tra la mafia siciliana (il sindacato criminale noto anche come Cosa Nostra) e il governo italiano.

L'opera dei burattini e la tradizione siciliana dei cantastorî (cantanti di racconti) affondano le loro radici nella tradizione trovatrice provenzale in Sicilia durante il regno di Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, nella prima metà del XIII secolo.

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